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NO ALLA TAP A BRINDISI. LA CITTÀ NON PUÒ PIÙ OSPITARE IMPIANTI INVASIVI

23 Nov

E’ giusto che il nuovo presidente della regione esprima la sua opinione su una grande infrastruttura come il gasdotto TAP.
E tuttavia, un’opera il cui progetto iniziale è partito nel 2006 e che ha attraversato tutti gli snodi procedurali, a livello nazionale e internazionale, non può essere ridiscussa. Mi riferisco, naturalmente, solo allo stato in cui oggi, novembre 2015, è giunto il progetto. E quindi alle decisioni assunte, alle autorizzazioni concesse e al lavoro che c’è dietro, fatto di atti formali che in taluni casi hanno superato anche i giudizi amministrativi.
Poi c’è il merito della proposta di Emiliano: spostare l’approdo del gasdotto nell’area brindisina.
E qui non ci siamo. Su tale ipotesi, che periodicamente ritorna, ci sono – al di là delle valutazioni negative e vincolanti, espresse Continua a leggere

TAP E TEMPA ROSSA: ROMANO E CAPONE DOPO INCONTRO CON VICEMINISTRO DE VINCENTI, “DA GOVERNO PAROLE CHIARE SU PROGETTI DI INTERESSE NAZIONALE”

1 Ott

Il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, insieme con l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, hanno incontrato il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, alla presenza di una delegazione di parlamentari pugliesi del Pd, e del coordinatore dell’Ufficio politico Pd Puglia, Ivan Scalfarotto, per portare al governo le istanze dei territori sulle questioni Tempa Rossa e Tap.

“Su Tempa Rossa – spiega Romano – abbiamo espresso le perplessità dell’amministrazione comunale riguardo alle ipotesi di una variante al Piano regolatore del porto, che apporti modifiche alla piattaforma. E abbiamo anche affrontato il tema delle ultime notizie relative ai dati sull’inquinamento esposti dall’Arpa. Il viceministro, pur informandoci che il procedimento è avviato, alla nostra insistenza ha preso formale impegno di riparlarne col governo e dare una risposta conclusiva alla Puglia”.

“Quanto alla Tap – aggiunge Romano – abbiamo discusso col viceministro la possibilità di individuare approdi differenti da quello previsto, così come chiesto dal presidente del Consiglio in occasione della Fiera del Levante.  Nel corso di un approfondimento cordiale, io e l’assessore Capone abbiamo evidenziato al viceministro di considerare il Gasdotto Tap una operazione strategica sia per l’Italia sia per l’Europa. E abbiamo esposto la volontà politica di considerare entrambe le opere di interesse strategico per la nazione e non un interesse particolare dei territori coinvolti.

“In particolare, sulla Tap – continua il capogruppo Pd – abbiamo chiesto se è possibile che un eventuale approdo nel brindisino sia funzionale alla riconversione di uno o due gruppi della centrale Federico II da carbone a gas. E abbiamo chiesto se esiste la possibilità che l’approdo del gasdotto venga ospitato da altri territori. Pur prendendo atto delle affermazioni del viceministro De Vincenti, per le quali il procedimento di Via deve considerarsi un punto di non ritorno nell’iter procedimentale stesso, abbiamo formalmente chiesto cosa il governo Renzi intendesse quando ha chiesto una disponibilità di altri siti. E abbiamo inoltre insistito affinché il governo su questo punto esprima parole chiare e trasparenti”.

“Il viceministro – conclude Romano – si è impegnato a sottoporre i nostri quesiti al governo e a dare alla Puglia, in tempi celeri, una risposta che consenta anche al Pd di affrontare la questione con una linea politica più puntuale e circostanziata”.

 

Tap, prima di tutto ambiente e salute cittadini

13 Gen

“Prendo atto dalla stampa del documento sulla Tap messo a punto dalla segretaria provinciale del Pd di Brindisi, nel corso della riunione alla quale, per impegni istituzionali, non ho potuto partecipare. Nè il segretario nè alcun componente della segreteria, all’indomani della riunione, mi hanno informato del documento chiedendo anche la mia firma che avrei apposto volentieri, esprimendo il documento una linea da me più volte espressa negli scorsi mesi, in maniera forte e chiara, come testimoniano diverse interviste, lanci di agenzie di stampa e anche una lettera aperta al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna. Continua a leggere

Tap: “Ascoltare comunità scientifica, no a posizioni preconcette”

13 Nov

“Sul progetto Trans adriatic pipeline (Tap), non ho potuto fare a meno di notare in questi giorni, che alcuni rappresentanti delle diverse forze politiche si stanno improvvisando esperti in varie discipline: ingegneria, scienze naturali, meccanica e chimica, solo per citarne alcune. Tra questi c’è chi sostiene di volere un confronto con il territorio ma senza per questo prendere minimamente in considerazione la possibilità che la Tap non trovi sede in Puglia. Mi domando dove sia la democrazia in questo processo che parte già da una scelta presa e fondata su opinioni di politici che, sulla base dei propri studi, riconoscono l’utilità e la non pericolosità del progetto.
Mi domando se la scelta di accettare o meno che questo gasdotto invada il nostro ambiente, non debba prima essere sottoposta all’attenta valutazione di comitati scientifici che, per mestiere, non fanno i politici. Me lo domando e mi rispondo di sì, e soprattutto credo che dalle comunità bisognerà recarsi con l’esito di questi studi e con le diverse opzioni e soluzioni che queste analisi evidenzieranno, sia nel caso in cui dimostrino l’utilità e la compatibilità ambientale della Tap, sia nel caso contrario. Quanto alla collocazione del gasdotto, è chiaro che non dovranno prevalere ragioni di campanile ma neppure la scelta del sito ‘meno peggio’ perché tanto è già inquinato. Credo che su questa scelta vada utilizzato il massimo della scientificità sia per quanto riguarda l’impatto ambientale, sia per quello che concerne i vantaggi economici, sia per quanto attiene l’approvvigionamento energetico. Considerando, per quest’ultimo capitolo, che la Puglia produce l’80% in più dell’energia che consuma e che la nostra scelta è stata quella delle rinnovabili. Una scelta che il Partito democratico ha sempre sostenuto e che intendo personalmente continuare a portare avanti.
Evitiamo dunque i facili entusiasmi sia i facili disfattismi. Ma non dimentichiamo mai che in gioco non c’è solo il consenso elettorale ma molto, molto di più”.